Arianna la vetrina degli immobili di UniCredit*
Investimenti immobiliari: è ancora conveniente acquistare immobili nel 2021?
Arianna, la vetrina degli immobili di UniCredit
Acquistare immobili con lo scopo di metterli in affitto per trarne una rendita continuativa è una pratica consolidata in Italia.
Prima di procedere con un investimento di questo tipo bisogna però considerare diverse variabili, fondamentali per capire se l'acquisto sarà effettivamente vantaggioso. È di grande importanza capire, soprattutto a fronte dei cambiamenti conseguenti la pandemia da Covid-19, quale sia attualmente la situazione del mercato immobiliare e le previsioni sull'andamento dei prossimi mesi. Conviene investire in immobili nel 2021?
Il mercato immobiliare italiano è riuscito a contenere l’impatto del Covid-19, registrando, nel 2020, un bilancio finale più roseo rispetto a quanto era stato stimato durante i primi mesi dell’anno. Il calo delle compravendite previsto era circa del 17%, mentre l’anno si è chiuso con il 7,7% di transazioni in meno rispetto al 2019. I motivi? Secondo il 1° Rapporto sul Mercato Immobiliare 2021 curato da Nomisma, a invertire la rotta nelle aspettative è stato il retaggio di solidità che il settore restituisce alle famiglie, oltre al dinamismo nei mercati secondari e alla fiducia degli operatori e degli istituti di credito. Complici del futuro del mercato immobiliare saranno anche le misure di incentivazione fiscale introdotte dal Governo italiano, nello specifico l’impatto che il Superbonus 110% potrebbe avere sulle compravendite immobiliari
Il mercato degli immobili a seguito della pandemia da Coronavirus è sicuramente differente rispetto ai precedenti, ma quello immobiliare continua a essere tra le principali forme di investimento in ambito italiano. Il lockdown ha infatti spinto molte famiglie alla ricerca di case più grandi e con spazi esterni come giardini e terrazze. Il calo più evidente si è evidenziato sugli affitti residenziali: infatti, con lo smart-working e la didattica a distanza, lavoratori e studenti non hanno sentito la necessità di locare un appartamento.
Dal 2014 il mercato immobiliare non residenziale ha vissuto una notevole fase di espansione, ma il 2020 e la conseguente situazione economica e sociale legata al Covid-19, ha interrotto questa crescita. Secondo il Rapporto annuale svolto da Scenari Immobiliari sul settore commerciale, il mercato immobiliare nel secondo trimestre del 2020 è stato caratterizzato dall’acquisizione di immobili commerciali destinati a supermercati, evitando così il drastico calo del livello degli investimenti temuto all’inizio dell’emergenza sanitaria.
Per quanto riguarda le quotazioni dei negozi, il 2020 si è chiuso con un calo del 5,7% a livello europeo eppure, il futuro del settore immobiliare retail, sta generando un diffuso ottimismo, soprattutto per quanto riguarda i grandi investitori e le high street del lusso, che manterranno un trend favorevole.
Le misure restrittive e le norme anti-contagio adottate dal Governo al fine di fronteggiare il Covid-19 hanno comportato l’impossibilità di accedere ai luoghi di lavoro, spingendo sempre più persone a lavorare da casa. Se da un lato lo smart-working ha evitato il blocco totale delle attività economiche e ammodernato la mentalità di alcune realtà lavorative, dall’altro l’urgenza con cui è stato messo in atto durante il lockdown non sempre ha generato soddisfazione e benessere tra i lavoratori. Per questo motivo, molte aziende stanno investendo sugli uffici, che saranno ripensati per offrire luoghi in cui stare bene, più flessibili, che assecondino le esigenze dei lavoratori.
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